MOSAICO
DI SAPORI

Guida gastronomica tra la tradizione
e le delizie dell’Anello di Fiume

IL MERCATO CENTRALE DI FIUME

è situato tra la piazza del teatro, numerosi ristoranti e il mare.

I tre edifici Art Nouveau che lo compongono, nonché lo spazio tra di essi, pieno di prodotti freschi e colorati, fungono da punto di incontro per produttori locali, cittadini, turisti e ristoratori.

I banchetti variano al mutare delle stagioni, ma la scintilla negli occhi degli acquirenti nel momento in cui vedono una tale quantità di prodotti freschi e invitanti rimane inalterata.  L’immaginazione vaga tra i sapori, gli ingredienti freschi prendono forma in pietanze finite e l’atmosfera pullula letteralmente di vita.

In primavera, i banchetti si riempiono di asparagi selvatici, formaggi freschi ed erbe spontanee; in estate, imperversano le verdure più varie; in autunno, è il momento delle castagne e dei funghi di bosco; infine, in inverno, i cavoli, le patate e tantissimi prodotti essiccati, affumicati e fermentati rubano la scena a tutto il resto.

Quest’alternanza tradizionale si ripete da oltre 120 anni, ovvero dal momento della fondazione del mercato stesso. I tre padiglioni e lo spazio tra di essi offrono un’ampia selezione di prodotti ittici, carni, formaggi e frutta e verdura di stagione.  Ma partiamo dall’inizio, ovvero dal mercato del pesce: si tratta di un vero e proprio tesoro di prelibatezze ittiche, una raccolta di doni del mare che, ricordiamolo, si trova a soli 100 metri di distanza.

IL MERCATO ITTICO DI FIUME
l’opulenza dell’Adriatico

Risalente al 1866, il mercato ittico è una meraviglia dell’architettura progettata pensando alle esigenze tipiche degli scambi commerciali.

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I tavoli, infatti, presentano dei sistemi di scolo dell’acqua, lo spazio interno ospita quattro fontanelle e le pareti sono decorate con immagini di pesci, granchi e conchiglie. Questa fusione di funzionalità e arte è opera dell’architetto fiumano Carlo Pergoli e dello scultore italiano Urban Bottassa.

La bellezza dello spazio e la ricchezza dei prodotti in vendita si mostrano al proprio meglio quando sono osservate dalla galleria del mercato.

Ogni tipo di granchio, conchiglia, mollusco e pesce proveniente dall’Adriatico è facilmente reperibile in questo mercato, sempre tenendo presente l’alternanza delle stagioni.

I migliori chef della zona arrivano al mattino prestissimo per garantirsi l’acquisto delle specie migliori, mentre i cittadini fiumani vengono qui per scegliere gli ingredienti adatti a deliziare le proprie famiglie; i turisti, infine, si godono lo spettacolo e scattano qualche foto ricordo.

L’orgoglio del Quarnaro è indubbiamente rappresentato dagli scampi, rinomati per il loro gusto di mare delicato e dalle note dolci. Portare in tavola gli scampi, o servirli a un ospite, è un gesto che dimostra apprezzamento e grande ospitalità. Gli scampi medi e grandi sono spesso cotti alla griglia per qualche minuto, con olio di oliva, prezzemolo tritato e aglio. Gli scampi più piccoli, invece, sono spesso preparati “alla busara”, ovvero in salsa di pomodoro; quelli davvero piccolini, infine, sono puliti e inseriti in risotti e pastasciutte, mentre i gusci vengono usati per fare il brodo. Questi piatti vengono preparati pressoché in tutti i ristoranti di pesce delle città e dintorni.

Una parte essenziale del menu di questi ristoranti è proprio la busara. Prima di gustare un’ottima busara a base di cozze, vongole, fasolari o altri molluschi, vi verrà chiesto se preferite la versione “in rosso” (con salsa di pomodoro) o quella “in bianco”. I molluschi sono anche rinomati per le proprie caratteristiche afrodisiache e il loro consumo, rigorosamente con le mani, rompe meglio di qualsiasi altra cosa le barriere sociali. La tecnica di degustazione prevede di aprire le conchiglie con le mani e di inzuppare il pane nel sugo, assaporando quindi il favoloso mix di profumo di mare, vino e condimenti (perlopiù prezzemolo, aglio, pomodoro e capperi).

Le ostriche sono un capitolo a sé e vengono servite crude sul ghiaccio, con qualche goccia di limone. Le capesante, invece, vengono consumate soprattutto in versione gratinata.

MOLLUSCHI

Altri molluschi come calamari, seppie e polpi richiedono un’attenta attività di pulizia. I calamari dell’Adriatico sono gustosissimi sia grigliati, sia tagliati ad anelli e fritti. Le seppie sono famose soprattutto per il “risotto al nero”, mentre i polpi vengono inseriti in gustose insalate, grigliati o cotti al forno con patate e verdure. Un piatto della tradizione della regione di Primorje, specialmente dell’area di Kostrena, è il brodetto di calamari con polenta. Il mercato ittico mette in mostra anche decine di specie di pesci, di varie taglie e forme. La gran parte di essi non è reperibile nei normali supermercati perché è destinata alla vendita entro pochissime ore dalla pesca, all’interno del mercato. Molti di questi pesci vengono impiegati per preparare i brodetti, dove sapori e consistenze si mescolano; i pesci più grandi, invece, vengono tagliati a pezzi, cotti e conservati sott’olio dopo aver tolto accuratamente le lische. Questi vasetti sott’olio rappresentano un ottimo snack o un’aggiunta perfetta per tanti sughi.

La mangianza, le acciughe e le sardine, tutti pesci piccolissimi ma ricchi di gusto, hanno nutrito generazioni di fiumani. Se consumati freschi, hanno un retrogusto di mare favoloso e si prestano perfettamente a essere grigliati o fritti. Sono ottimi anche crudi, marinati semplicemente con succo di limone o olio di oliva. Storicamente, si sa che sono pesci che si prestano alla conservazione sotto sale. Una tradizione della regione di Primorje è proprio questa pratica conservativa: il risultato finale viene spesso gustato assieme a un bicchiere di vino, in compagnia degli amici.

I pesci azzurri come sgombri e alalunga finiscono spesso sulla griglia o in padella. Tuttavia, sono perfetti anche per l’essiccazione e l’affumicatura e, una volta pronti, rappresentano un’ottima aggiunta in insalate, pastasciutte e bruschette.

Il nasello fresco è ottimo fritto o bollito per pochi minuti in acqua salata. La verdesca viene affettata e grigliata o usata nei brodetti. La razza viene spesso fritta o aggiunta alle zuppe di pesce. Lo scorfano e la gallinella vengono tipicamente fatti al forno con le patate e insaporiti con qualche goccia di vino bianco locale (Žlahtina). Le testa dello scorfano è perfetta per insaporire brodetti e zuppe in quanto è un vero e proprio concentrato di sapori.

Il tonno, con la sua abbondanza di carne, è perfetto da servire in tranci. Storicamente (e fino ad oggi), viene conservato bollendolo e poi mettendolo sott’olio.

Il tonno crudo è noto in tutto il mondo per il sushi, ma sulle coste dell’Adriatico viene servito affumicato (quasi fosse un prosciutto), a carpaccio o come tartare.

Nella baia di Buccari, durante la stagione della pesca al tonno, l’intera comunità si adopera, chi scrutando il mare da lontano, chi recandosi effettivamente al largo con le imbarcazioni. Questa tradizione è condensata e celebrata nella cosiddetta Tira, un festival che si tiene ogni anno a inizio agosto.

Le prelibatezze preparate con i prodotti provenienti dal mercato ittico di Fiume possono essere assaporate nei ristoranti della città, ma anche in quelli delle località limitrofe come Kostrena, Buccari e Kraljevica, nonché in alcune trattorie tipiche di Viškovo e Kastav.

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PADIGLIONE DELLE CARNI

Il padiglione centrale del mercato fiumano ospita i macellai e i produttori di sottoprodotti della carne. In primavera, potrete trovare gli agnelli, mentre in autunno è preponderante la selvaggina.

L’agnello migliore proviene dalle vicine isole di Cherso e Pago, in cui le pecore pascolano nutrendosi di erbe spontanee naturalmente salate dalla vicinanza del mare. L’agnello è un punto fermo dei pranzi pasquali in Croazia e viene spesso servito con patate; può essere cotto in forno o preparato sotto la peka, una sorta di campana. I grandi traguardi della vita, siano essi nascite, anniversari o successi lavorativi, vengono festeggiati tradizionalmente con un agnello allo spiedo.

Anche il maiale allo spiedo, preparato sopra le braci o al forno, viene servito nelle grandi occasioni; la tradizione croata lo vorrebbe presente sulle tavole di Capodanno. In alcuni ristoranti e macellerie nei dintorni di Fiume, potrete trovare il maiale allo spiedo tutto l’anno. I piatti a base di maiale sono molti e spesso, nei menu dei ristoranti, includono i classici medaglioni con salsa ai funghi o il filetto farcito con prosciutto e formaggio. Il prosciutto crudo affumicato è un caposaldo di quasi tutti i ristoranti fiumani e viene inserito sia nei menu a base di carne che in quelli a base di pesce. Il mercato di Fiume abbonda anche di salsicce fresche e stagionate, tra cui spicca la celeberrima salsiccia Grobnik. Le carni stagionate sono fondamentali per preparare vari piatti tradizionali, tra cui la jota, la pastasciutta e gli stufati a base di legumi e verdure.

Il manzo è impiegato per preparare il goulash, servito spesso con gnocchi fatti in casa o pasta. Altri piatti molto famosi includono le cotolette servite con il purè di patate e il filetto in salsa di tartufi.

Il manzo e il maiale macinati vengono utilizzati per farcire peperoni, zucchine o foglie di verza, nonché per realizzare lasagne, ragù, hamburger e ćevapi.

I piatti tipici per il pranzo, serviti dai ristoranti a metà giornata e pensati per saziare fino all’ora di cena, prevedono spesso le verdure di stagione farcite con carne e alcune zuppe molto sostanziose (chiamate maneštre) fatte con legumi, verdure e carne stagionata.

La tradizione del pasto di metà giornata (detto marenda) fa parte della cultura locale da secoli. Potete assaggiare questi piatti dedicati alla marenda, preparati freschi ogni giorno, nei ristoranti che compongono l’offerta gastronomica di Fiume e delle località limitrofe.

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FORMAGGIO, FRUTTA E VERDURA

Il Padiglione n. 1 è collocato nei pressi della strada principale. Qui si trovano i banchetti di produttori di formaggi, di frutta e verdura conservate e di pasta.

Uno dei formaggi simbolo della zona è il Grobnik, un formaggio non scremato, a pasta dura e molto sapido.

Viene fatto con latte sia di vacca che di pecora. Viene spesso servito come antipasto, oppure grigliato e abbinato a polenta o patate. Questo formaggio è la star del festival dedicato proprio a polenta e formaggio, organizzato da Čavle e Dražice. Assieme al Grobnik, viene spesso servito un piatto chiamato kompirica, ovvero un mix di patate e farina da polenta. Nel mercato, potete trovare talvolta anche una farina realizzata secondo le tecniche tradizionali nel mulino Gašpar, in località Martinovo Selo.

In primavera, potete acquistare una vera prelibatezza casearia, ovvero un formaggio fresco e morbido, prodotto con latte ovino o vaccino, che viene spesso abbinato alle code di scampo nei ristoranti.

Tra i vari prodotti conservati esposti sui banchetti, spiccano gli immancabili cetriolini, seguiti da olive, capperi e peperoni.

In autunno, spuntano a centinaia i vasetti di verze sott’aceto, usate per la preparazione delle famose sarma (involtini di verza farciti). Questi involtini sono immancabili per rinfrancare il corpo durante e dopo i ricchi pasti delle feste, per esempio.

Un altro cibo classico sono i crauti e le rape sott’aceto, disponibili in pieno inverno e venduti soprattutto dai piccoli produttori locali che affittano a giornata i banchetti del mercato.

Gli spazi tra il Padiglione 3 (mercato ittico) e il padiglione 1 sono zeppi di banchetti dedicati ai prodotti della terra stagionali: frutta, verdura, erbe, uova...

In primavera, compaiono gli asparagi selvatici, l’aglio selvatico, le cosiddette mišance (un mix di erbe spontanee saporite) e le paske (i germogli di aglio).

L’estate è ricca di frutta e verdura, con abbondanza di uva, fichi, ciliegie e zucchine.

In autunno, i banchetti si coprono di montagne di castagne (maruni), cachi, melograni e funghi di bosco, tra cui anche i porcini e le mazze di tamburo.

In inverno, troverete biete, cavoli, broccoli e carciofi. Anche i fichi secchi, una parte essenziale della tavola in inverno e un simbolo di ospitalità nella regione di Primorje, sono venduti in gran quantità al mercato.

Tra i banchetti, troverete alcuni produttori che rispettano i principi della biodinamica nella coltivazione (come il banchetto denominato Verdure di Ana, proveniente da Kastav); altri, invece, spiccano per l’attenzione alla composizione e all’estetica dell’allestimento (come Vesele Koke, di Grobnik).

Le piccole panetterie nascoste tra la massa di venditori vendono pane tradizionale, pane cotto sotto la peka, biscotti di Buccari (biscotti tradizionali), sfoglie per torte dolci e salate e pasta artigianale.

FIUME

Da oltre 120 anni, gli edifici Art Nouveau del mercato di Fiume e le aree limitrofe ospitano un fervente scambio di prodotti freschi ed esperienze culinarie. Dato che i padiglioni presentano anche delle gallerie, soprattutto nell’area ittica, ultimamente sono state organizzate manifestazioni come presentazioni gastronomiche, eventi e addirittura concerti. Durante il carnevale fiumano, il mercato ittico, per esempio, si trasforma in una pista da ballo.

Nella sua storia, Fiume ha visto l’alternanza di varie dominazioni, ognuna delle quali ha lasciato un segno sulla cucina locale.

Una delle ragioni principali di questa storia travagliata risiedeva nella posizione strategica della città, soprattutto in funzione dell’attività portuale: la baia, infatti, era riparata dai venti, ma, al contempo, profonda, mentre la terraferma circostante era perfetta per trasportare beni e persone con facilità. Il simbolo della città era il castello di Tersatto.

Fiume vide la nascita del primo porto già nell’era dei Liburni; questa zona venne poi conquistata dai Romani nel 119 a.C. Nel XIV secolo, vigeva il regno della Principessa di Veglia (in seguito, della famiglia Frankopan), mentre durante la dominazione Austro-Ungarica degli inizi del XVI secolo, la città cominciò a godere di una rapida crescita economica. La Francia occupò Fiume nel XVIII secolo, seguita dagli austriaci nel XIX secolo e poi da croati, ungheresi e italiani. Nel 1948, le città di Fiume e Sušak, unite in un’unica città, divennero parte della Repubblica di Croazia e poi, fino al 1991, della Jugoslavia. Ogni etnia passata per Fiume ha lasciato una propria traccia a livello gastronomico.

Per via della sua posizione, ideale per l’importazione di materie prime da tutto il mondo, Fiume divenne sede di numerose aziende di lavorazione degli alimenti, molte delle quali contribuirono grandemente all’offerta gastronomica locale.

La fabbrica di cacao e cioccolato di Fiume permise lo sviluppo di marchi famosissimi in Croazia come Riječki Kakao Slon, Riječki Kakao Jadran, Riječke Tortice e Adria Šnite.

Fondato nel 1896, questo stabilimento cambiò più volte nome e, fino al 1944, operò come Gerbeaud Chocolate Factory.

Il cacao è anche un ingrediente chiave della famosa torta rigojanči, che prevede un pandispagna al cacao farcito con vari strati di cioccolato. Ideata dal famoso violinista Rigo Jancsi come simbolo del proprio amore per la principessa belga Clara, con cui aveva trascorso del tempo a Fiume, questa torta era originariamente accompagnata da un messaggio che diceva: “Provala: è scura come la mia pelle e dolce come il tuo cuore”.

Uno stabilimento di lavorazione del riso, a un certo punto, ha condiviso gli ambienti della fabbrica di cioccolato. Oggi, i risotti sono serviti praticamente in tutti i ristoranti e il più delle volte prevedono un condimento a base di molluschi, gamberi e calamari; una menzione a parte merita il fantastico risotto al nero di seppia.

Le aziende di pasta e l’influenza italiana hanno lasciato una propria eredità in formati tipicamente fiumani come i pužići (usati negli stufati) e le tagliatelle, particolarmente larghe, che vengono servite nelle case e nei ristoranti. Altri formati locali includono i fuži, tipicamente istriani, e le šurlice, originarie di Veglia: entrambi vengono generalmente fatti a mano in molti ristoranti in città.

Per aiutare i visitatori a trovare il piatto che meglio risponde ai loro gusti, l’Ente turistico della città di Rijeka, in collaborazione con Gastronauts, ha lanciato il progetto “Porti gastronomici di Fiume”. Il progetto ha vinto il titolo Simply the Best nel 2024 per la propria creatività e innovazione e per aver potenziato l’offerta turistica cittadina.

Il progetto dei Porti gastronomici è stato premiato in ben 10 categorie: Porti di ingredienti locali, porti dei pescatori, porti vegani, porti del barbecue, porti commerciali, porti romantici, porti per famiglie, porti per gli amanti del vino, porti di specialità e porti dei sapori internazionali.

Ecco alcune delle specialità che potete provare nei Porti gastronomici di Fiume:

Porti gastronomici dei pescatori: I ristoranti Ugor, Girica, Nautica, Ribica, Borik, La Scarpetta, Feral, Mornar e Fiume offrono una varietà di specialità a base di pesce, polpo, gamberi e molluschi. Le sardine e le acciughe marinate e sotto sale, le insalata di polpo, gli stufati di pesce, la busara di scampi e molluschi, il pesce fritto, bollito o grigliato e la pasta coi frutti di mare sono tutti esempi di piatti presenti nei loro menu, nonché sulle tavole dei cittadini fiumani.

Porti gastronomici degli ingredienti locali: I ristoranti Tarsa, Nautica, Antack, Girica, Mornar, Fiume, Conca d’oro e La Scarpetta, oltre a piatti a base di pesce, propongono anche pietanze con ingredienti provenienti da coltivatori, allevatori e produttori a km 0. Molti servono pasta e gnocchi fatti in casa.

Porti gastronomici quotidiani: I ristoranti Mezanin, Blato 1902 e Užanca preservano la tradizione della marenda e offrono quindi piatti tradizionali preparati ogni giorno con ingredienti freschissimi, disponibili solo al mattino. Qui, potete trovare una varietà di maneštre, fažol na padelu (fagioli in pentola), žgvaceti (stufati), goulash con gnocchi e fuži, fegato fritto, calamari e pesciolini fritti, peperoni farciti (d’estate) e involtini di verza (sarme) o rape sott’aceto e crauti (in inverno).

Le marende e i pasti tipici di metà giornata sono offerti in versione 100% vegetariana presso il locale Tifan, situato nell’ex-complesso industriale.

Il porto gastronomico più antico, Conca d’oro, lavora con ingredienti locali e rispettando la tradizione; prepara anche la tipica torta fiumana rigojanči. Il porto storico, Tarsa, propone un menu che è un viaggio nella storia fiumana, mentre il porto Fine Dining, Nebo Restaurant & Lounge e il porto Bistronomy,Hidden Wine Bistro, condividono con orgoglio la storia di ogni ingrediente presente nelle proprie prelibatezze.

Per informazioni dettagliate sull’offerta dei porti gastronomici di Fiume, potete visitare il sito dell’ente turistico.

Il buon cibo nei ristoranti fiumani è accompagnato dal buon vino, che viene spesso scelto nelle fiere enologiche locali. 

Il festival enologico più grande è WineRi. Si tiene in marzo.

La gastronomia è parte integrante di vari eventi che si tengono in città. Durante le vacanze, molti esercizi in tutta la città servono varie pietanze all’aperto. 

Le occasioni speciali sono contrassegnate dalla preparazione di piatti come sardine fritte, stufato di merluzzo, maneštra (zuppa molto ricca) o fritaja (frittata) che vengono proposti ai passanti; le pietanze sono organizzate sapientemente dal Comune e la preparazione avviene col supporto degli esercizi commerciali locali. 

Fiume è circondata da varie cittadine e località pittoresche come Kostrena, Kraljevica, Buccari, Čavle, Jelenje, Viškovo, e Kastav, ognuna con le proprie specialità e storie culinarie. Insieme, costituiscono il cosiddetto Anello fiumano, una destinazione gastronomica dove è possibile trascorrere vari giorni esplorando i sapori e le tradizioni locali.

KOSTRENA

Kostrena si trova a sud di Fiume ed è una cittadina marittima che risale al XV secolo.

Questa località è rinomata soprattutto per le spiagge, per i ricchi fondali che attirano ogni estate migliaia di subacquei e per le numerose opportunità di vacanze attive.

I ristoranti di Kostrena si focalizzano principalmente sulle specialità di pesce.

I piatti proposti includono, tra gli altri, il pesce marinato e grigliato e la busara (un piatto a base di molluschi o crostacei). Un pezzo forte della gastronomia locale è il brodetto di calamari con polenta.

Lungo i 3 km del lungomare, troverete numerose possibilità di ristoro: il ristorante Anić, Konoba More e il ristorante Green Garden sono soltanto alcune di esse.

Il ristorante Anić offre piatti e grigliate di pesce e prepara sia il brodetto di seppie (brudet od mrkača) sia il piatto tipico di Kostrena, ovvero il brodetto di calamari con polenta.

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Konoba More sorprende i propri ospiti con interpretazioni creative degli ingredienti locali, utilizzando naturalmente solo pesce freschissimo, sia di grande che di piccola taglia.

Il ristorante Green Garden serve pasta fatta in casa (come šurlice, pljukanci, tortellini e gnocchi) accompagnata con sughi a base di ingredienti di stagione freschissimi.

Nella zona interna di Kostrena, la pescheria Papalina prepara in loco anche piatti a base di pesce fresco; il ristorante Paris, invece, è noto per pizze e pastasciutte, ma offre anche piatti della tradizione, tra cui il famoso brodetto di calamari con polenta.

Più a sud si trova la taverna Vidikovac. Questo locale serve piatti di carne e di pesce, nonché le tipiche marende di metà giornata e piatti caserecci che ricordano quelli preparati comunemente nelle case fiumane.

Il patrimonio culturale di Kostrena è raccolto nel libro “Traditional Kostrena Cookbook”, disponibile online tramite l’ente turistico.

Una pianta tipica dell’area di Kostrena è la drenjula (corniolo). Le sue bacche rosse, dolci e leggermente acidule, sono ricche di proprietà benefiche, tanto che, in croato, esiste un detto che recita “essere sani come il corniolo”.

L’azienda agricola E-Kos realizza liquori e marmellate proprio con questa pianta.

Kostrena è rinomata anche per il proprio souvenir commestibile: la torta di Kostrena. Questo dolce è confezionato in scatole personalizzate dal famoso designer croato, nativo proprio di Kostrena, Juraj Zigman.

Questa torta veniva preparata tradizionalmente dalle famiglie locali per le grandi celebrazioni o le festività. Il suo sapore è pieno, mentre la consistenza è molto croccante esternamente; gli ingredienti chiave sono mandorle, datteri, uvetta e rum, oltre a vari ingredienti segreti.

Viene preparata dalla pasticceria Snjeguljica, che ne conserva l’arte della realizzazione da oltre 25 anni.

Se visitate Kostrena per la Domenica delle Palme, potrete ammirare il festival pasquale della città, che prevede sempre un’enorme frittata di asparagi selvatici servita gratuitamente ai passanti. Per informazioni su altri eventi e feste a Kostrena, potete consultare il sito dell’ente turistico.

BUCCARI

La baia di Buccari, con la sua omonima cittadina, affascina i visitatori con la propria bellezza e la propria storia travagliata.

Il suo centro storico è sviluppato interamente come un monumento culturale e prevede alcune attrazioni principali come il castello dei Frankopan, la Casa turca e la co-cattedrale di S. Andrea. Sotto a Buccari si trovano varie sorgenti d’acqua, commemorate dalle svariate fontane pubbliche che sono state inserite anche in una speciale mappa turistica denominata proprio “Revived Bakar Fountains”. Se avete fortuna, potete addirittura assistere al fenomeno naturale carsico che si verifica nella località Ponikve, dove un lago appare e scompare in modo alternato.

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Il patrimonio marittimo di Buccari è celebrato nel famoso Bakarski baškot, un pane secco a forma di anello che i marinai portavano con sé nei lunghi viaggi: questo pane, infatti, manteneva inalterati il proprio gusto e la propria consistenza anche per mesi. Viene servito come alternativa al pane, come snack o come accompagnamento al vino rosso. Oggi, lo prepara la panetteria Bakarski Baškot, nota anche come Baškotarna.

Tra i souvenir commestibili, c’è anche la torta Bakar, ovvero un dessert che prevede strati alternati di pandispagna chiaro e scuro e crema alle noci. La ricetta originale, ancora rispettata, risale a oltre 150 anni fa. I cittadini di Buccari consumavano questa torta nei giorni di festa; oggi, potete comprarla nella panetteria Vrbnik.

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Buccari comprende anche i villaggi di Hreljin, Krasica, Kukuljanovo, Plosna, Ponikve, Praputnjak, Škrljevo e Zlobin.

Sopra la baia, sui ripidi pendii sotto a Praputnjak, potete trovare i presidi locali (takala): qui, su terreni terrazzati separati da muretti a secco, crescono le viti per produrre il Bakarska Vodica, un vino frizzante.

Nel XVIII secolo, gli ingegnosi cittadini del luogo, portarono il terreno fino a qui servendosi di semplici ceste, recintarono gli appezzamenti e piantarono il vitigno belina. Ispirato ai vini frizzanti francesi del XVIII secolo, il vino Bakarska vodica oggi è prodotto dalla cooperativa agricola Dolčina, a Praputnjak.

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La gastronomia locale può essere assaporata nel ristorante Ribarnica Vladimir Bakar, che serve piatti a base di pesce fresco e frutti di mare, tra cui anche marende tipiche come stufato di merluzzo, brodetti e maneštre. Nella Bakarska konoba e nel ristorante Vallis, potete assaggiare piatti di carne e pesce preparati sotto le ceneri roventi. Uno dei punti di ristoro storici nel cosiddetto Anello fiumano è la taverna Bujan, a Praputnjak, nota soprattutto per le zuppe, gli arrosti e gli strudel. Tra le sue specialità, c’è anche il formaggio Grobnik con patate.

Potete trovare ulteriori informazioni sugli eventi e sulle feste locali nella pagina dell’ente turistico; qui, potete informarvi anche sulla festa Estate di Margareta, che si tiene in luglio e ospita anche il festival del brodetto.

KRALJEVICA

Spostandosi verso sud dalla baia di Buccari e verso Kraljevica, noterete la tunera: si tratta di torri aggettanti sul mare realizzate in legno e lunghe 16 metri.

Storicamente, i pescatori usavano questa struttura per adocchiare i tonni che entravano nella baia e per segnalare con forti urla il momento propizio per uscire a pescare. La pesca al tonno coinvolgeva l’intera comunità; questa tradizione, oggi, viene celebrata dal Tira, tira Festival, che si tiene in agosto, e che ha vinto il premio Simply the Best per la creatività. Nei ristoranti e nelle trattorie locali, i piatti a base di tonno sono disponibili tutto l’anno.

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Kraljevica è il centro di un’area che comprende sei insediamenti: Bakarac, Kraljevica, Križišće, Mali Dol, Veli Dol e Šmrika. La storia di questa zona risale addirittura al tempo degli Illiri. Parte del suo porto naturale divenne un cantiere e la sua lunga tradizione legata alla pesca e alla marineria viene celebrata nel piccolo museo dedicato proprio alla pesca e alle costruzioni navali.

Il castello Nova Kraljevica vanta ben quattro torrioni restaurati e una vista splendida sull’isola di Veglia e sulla baia di Buccari. Il castello ospita vari eventi e tramanda l’eredità delle famiglie Frankopan e Zrinski attraverso il centro visitatori e interpretativo Kraljevica. Nel castello, la Konoba Fran Krsto Frankopan offre piatti a base di tonno, il vero simbolo della regione; qui, tuttavia, potete trovare anche altre specialità di pesce, varie specialità di carne e pietanze cotte sotto le ceneri roventi.

La trattoria serve anche due birre artigianali: Škveranka e Gajetanska. I nomi delle birre sono correlati a Kraljevica. Gajetanska prende il nome dalla grotta nella baia Carovo, ben nota alla popolazione locale; Škveranka, invece, è un omaggio a tutte le donne che hanno trascorso la propria vita lavorando nello squero (Škvera).

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Le specialità di pesce attirano gli avventori nel ristorante Frankopan a Kraljevica e in trattorie come Portić, a Bakarac, e Sidro—Prdela, a Črišnjeva; tutti questi locali offrono pesce fresco fritto e busara di molluschi vari.

Sopra la baia Črišnjeva, sorge il villaggio di Šmrika, sede di un allevamento di asini. La famiglia Lucić offre un sacco di esperienze e attività legate agli asini; la famiglia produce anche il famoso latte d’asina. Il gusto di questo latte è morbido e dolciastro e ha una composizione molto simile al latte umano.

Oltre che nel festival Tira, tira, la gastronomia gioca un ruolo chiave anche nella festa Estate a Kraljevica: si tratta di un evento che si tiene a luglio e che comprende anche la Dagnjada, ossia la festa delle cozze. In quest’occasione, squadre provenienti da Kraljevica e luoghi limitrofi si sfidano a chi prepara la busara di cozze migliore.

ČAVLE E JELENJE

I comuni di Čavle e Jelenje sorgono tra Fiume e il Gorski Kotar e si distinguono per l’abbondanza di allevamenti, campi coltivati, boschi e opportunità di vivere all’aperto.

La regione ha una lunga tradizione di prodotti caseari, macellazione di animali e produzione di polenta.

L’eredità delle lattaie di Grobnik, che trasportavano fino a 70 litri di latte sulle propria schiena fino a Fiume, è celebrata con monumenti nella piazza Mljekarski trg a Fiume, nel centro di Dražice e a Mavrinci. Queste donne fortissime arrivavano a piedi da tutta la zona di Grobnišćina fino a Fiume, trasportando il latte. Il loro cammino è oggi celebrato da un sentiero dedicato (”Sentiero delle lattaie”) che va da Hrastenica a Fiume, dove tutte queste donne confluivano. Gli enti turistici di Čavle e Jelenje organizzano camminate guidate lungo questi percorsi svariate volte all’anno e, così facendo, tengono in vita il ricordo di queste donne.

La produzione di latte è affiancata, naturalmente, dalla produzione di formaggio. Nell’azienda a conduzione familiare Gizdulić, a Dražice, e nel caseificio Frankulin, a Grobnik, potete trovare un delizioso formaggio fresco (in primavera) e il celebre formaggio Grobnik (tutto l’anno). Questo formaggio non scremato, a pasta dura e sapido è preparato come da tradizione con il latte di pecora; solo più recentemente, è stata introdotta la versione con latte vaccino. Il caseificio Frankulin offre anche il formaggio škripavac e ha una stanza di degustazione disponibile per le visite di gruppo.

A Martinovo Selo, potete trovare il caratteristico mulino Gašpar, ancora operativo. Macina circa 50 kg di farina di mais (muka) al giorno.

La polenta del mulino Gašpar e il formaggio Grobnik sono le star del Festival di polenta e formaggio, che si tiene l’ultimo sabato di giugno ed è organizzato dagli enti turistici di Čavle e Jelenje. L’attrazione principale di questo festival è la preparazione della polenta in un calderone da 700 litri. La polenta viene mescolata con mestoli giganteschi da circa venti cuochi. La polenta cotta, che pesa circa mezza tonnellata, viene versata su un tagliere di legno (taruj) con diametro di circa 3 metri. L’associazione Palentar lavora per tutelare il nome e la ricetta tradizionale dell’autentico kompirica a base di polenta e Grobnik.

Latte, polenta e formaggio Grobnik ispirano anche creazioni culinarie uniche come quella del gelato salato al gusto Grobnik o dei biscotti al medesimo gusto, ideati da Tomaž Maglica e Andrea Dević, un giovane concorrente di MasterChef originario proprio di Čavle.

Čavle è nota anche per la sua tradizione di macellazione e i negozi del posto, infatti, hanno un lungo elenco di clienti affezionati. Il festival Kobasica Open, che si tiene all’inizio dell’anno, riunisce gli amanti delle salsicce e offre la possibilità di assaggiare e valutare le migliori salsicce bollite e grigliate.

Anche all’autodromo di Grobnik si respira aria di competizione: ogni anni più di 80.000 piloti arrivano, da ogni parte del mondo, per correre su questa pista di circa 4 km. I ristoranti della zona offrono piatti preparati con ingredienti locali. I piatti caldi tradizionali sono serviti ogni giorno, per esempio, presso Buffet Pomorac, taverna Mehana e taverna Putniku. Il ristorante Aerosteak prepara ottime bistecche e polenta con formaggio, mentre gli chalet a Platak offrono specialità come selvaggina e stufati, nonché prelibatezze di stagione come l’aglio selvatico e le ortiche impanate. Villa Sandi offre prodotti tipici di Grobnik, tra cui selvaggina e carni locali stagionate.

Per una vista dall’alto di Grobnišćina e aree limitrofe, provate il paracadutismo, il deltaplano o un’esperienza di volo in cabina. Il campo di aviazione di Grobnik, situato a Čavle, è uno dei pochi luoghi in Croazia dove convergono tutte le branche dell’aviazione.

Per ulteriori informazioni sulle attività e sugli eventi della zona, potete visitare i siti web degli enti turistici di Čavle e Jelenje.

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VIŠKOVO

Un tempo terra di agricoltori e pastori, oggi Viškovo è uno dei comuni più attivi della Croazia dal punto di vista dell’imprenditoria.

Tuttavia, il progresso, qui, non ha intaccato il rispetto delle tradizioni. Oltre a vari simboli di carattere culinario e culturale, i visitatori qui possono incontrare vari sentieri contornati da muretti a secco che garantiscono pace e viste magnifiche.

Situata sulle cime sopra Fiume e sopra la riviera di Abbazia, ai piedi dell’antica città di Kastav, la località di Viškovo tutela ancora oggi le proprie tradizioni legate al carnevale, alla cucina, all’arte della costruzione dei muretti a secco e alla musica; basti pensare che quattro di questi tesori culturali sono riconosciuti dall’UNESCO come esempi di patrimonio culturale immateriale.

L’istituto Ivan Matetić Ronjgov, che ha sede nel luogo di nascita del compositore, attrae gli amanti della musica folk istriana e nutre la scena linguistica e musicale locale. Tuttavia, i rappresentanti più noti di Viškovo sono i cosiddetti Halubajski Zvončari. Con le loro campane, le maschere animalesche e i movimenti rituali, questi guardiani della tradizione millenaria sono sempre estremamente affascinanti e fanno la loro comparsa a carnevale e in qualche altra occasione. Ogni anno, la domenica di carnevale, il lunedì di carnevale e il martedì di carnevale (prima del Mercoledì delle Ceneri), questi campanari partono per una processione attraverso i villaggi di Halubje e Kastavština, seguendo un antico tragitto allo scopo di salutare l’inverno e dare il benvenuto alla primavera. I campanari si fermano in circa 20 villaggi al giorno; qui, vengono accolti con pietanze tradizionali, tra cui golosi dessert locali come le supice (pane fritto), le fritule (frittelle) e il presnac, che prevede una propria variante tipica solo di Viškovo.

Qui, infatti, l’impasto del presnac prevede un mix di riso e pane vecchio spezzettato, burro, uvetta, noci, zucchero, cioccolato e spezie varie.

Viškovo e i suoi dintorni tutelano i piatti e i sapori caratteristici dell’entroterra adriatico. I piatti tradizionali come crauti (kapuz) o rape sott’aceto con kompirica, pašta i fažol (pasta e fagioli) e stufati a base di fagioli, carote e orzo fanno ancora parte della quotidianità delle famiglie di Halubje. Questi piatti possono essere gustati anche come marenda presso Konoba Kume, ristorante Mladenka e Bistro Mario.

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Le specialità di carne sono il focus dei ristoranti Nono Frane e Trampov Breg, mentre Jist le porta a un livello altissimo, degno dei migliori fine-dining. Vari piatti di carne sono reperibili anche nelle macellerie della zona.

Konoba Maretina prepara pietanze a base di pesce fresco, tra cui piatti tradizionali come le sardine sotto sale e lo stufato di merluzzo.

Nell’azienda agricola a conduzione familiare Srok, a Kosima, potete assaggiare e comprare vini realizzati con moscato e uva belica, nonché il primo olio di oliva prodotto a Viškovo.

Con gli ingredienti caratteristici, i piatti tradizionali, i metodi di preparazione, le tradizioni e il dialetto locale, il libro di cucina "Bokunić Užanci" offre un’ampia panoramica delle tradizioni culinarie della regione. Il libro è disponibile online attraverso il sito web dell’ente turistico. La dieta mediterranea dell’entroterra adriatico fa parte del patrimonio immateriale UNESCO all’interno del Progetto dieta mediterranea, che racchiude anche la costa adriatica, le isole e parti dell’entroterra della Croazia.

Lo stile di vita e le abitudini del comune di Viškovo sono celebrati ogni anno con la festa Majevica, che si tiene la prima domenica di maggio. Storicamente, questa giornata corrispondeva all’ultima danza primaverile prima dell’inizio del lavori agricoli tipicamente estivi. Era un evento attesissimo dalle giovani donne, in quanto i ragazzi erano soliti decorare le loro finestre con dei fiori nel corso della notte. “Maj” significa “pianta sempreverde” (ginepro, alloro, abete) o “ramo con infiorescenze”; proprio un ramo di questo genere veniva posto sul camino o su un’altra parte importante della casa.  Ad oggi, la festa ricorda lo stile di vita tradizionale con i giochi di una volta, spettacoli teatrali e mercatini che espongono i prodotti locali. Un’enfasi speciale è posta sulla creazione di esperienze autentiche, tra cui la preparazione e la presentazione di cibi tradizionali.

KASTAV

Situato su una collina con vista sul mare e sui boschi, Kastav vanta una storia risalente addirittura al 3000 a.C.

L’architettura medievale di questo borgo ha lasciato una traccia significativa e le sue stradine e piazzette ospitano oggi numerosi eventi culturali, studi artistici, gallerie e ristoranti conosciuti in tutta la Croazia e anche oltre.

Per secoli, Kastav è stata sinonimo di vino. La storia ricostruibile dallo Statuto della città descrive gli obblighi dei residenti a contribuire al vino e ne penalizza le attività di sofisticazione. Le storie del vino e della cittadina sono documentate anche nel XVII secolo dal famoso eclettico sloveno Valvasor.

Il Centro interpretativo Belica, collocato nella città antica, fa conoscere ai visitatori il mondo del vino, della viticoltura e delle cantine della zona di Kastavština. Mostra la fatica degli agricoltori locali a creare un terreno arabile partendo dal terreno roccioso originario e illustra gli strumenti e i metodi utilizzati in passato per produrre il vino. Alla fine del tour, i visitatori possono assaggiare il vino Belica all’interno di un’antica taverna e di un laboratorio di un bottaio, ospitato dall’associazione Belica, che si impegna nella diffusione della tradizione vitivinicola della zona. Il centro ospita anche vari eventi di natura culturale, enologica e formativa, sempre all’insegna della valorizzazione del patrimonio vinicolo.

Le varietà di uva indigene principali di Kastavština includono mejsko, divjaka, brajkovac e jarbola che, assieme a malvasia e verdić, danno vita a un vino leggero, fresco e piacevole come il Belica.

Il vino Belica ha un colore che va dal giallo pallido al paglierino e ha un aroma delicato con retrogusto fruttato. Viene servito a 9–12 °C e si abbina perfettamente a tutti i tipi di prodotti ittici, ma anche con le carni bianche. L’azienda agricola a conduzione familiare Plovanić ha ricevuto un’etichetta di eccellenza proprio per il Belica, vincendo la medaglia di bronzo ai Decanter World Wine Awards del 2022. Producono anche il vino frizzante Plovanić, dalle varietà locali verdić, jarbola e divjaka, e un vino in anfora lasciato macerare per otto mesi e invecchiato per altri 12 mesi in grandi botti di legno.

La domenica bianca è una festa di tre giorni che si tiene a Kastav, il primo sabato, domenica e lunedì di ottobre. Dedicata al vino nuovo, questa festa è menzionata nello statuto cittadino del 1400. L’evento prevede un mercatino, presentazioni di artigianato antico e programmi di intrattenimento culturale. Il CrekVINA Kvarner Wine Festival si tiene, nello stesso periodo, nella piazza Crkvina.

Un evento più recente, sempre legato al vino, è il Ritrovo dei vignaioli di Kastav, organizzato da vari enti come gli Amici delle rose e l’Associazione “Belica”. Organizzato il giorno di Pasquetta, questo evento riunisce numerosi vignaioli che presentano i propri prodotti, alcuni dei quali sono stati vincitori di premi nazionali e internazionali.

Gli spazi verdi e la natura incontaminata che circondano Kastav regalano un ambiente idilliaco per le api: infatti, le aziende agricole a conduzione familiare Nada Gostović e Petrović producono un miele eccellente.

La dott. Ana Smokrović, filosofa, giardiniera e autrice, ha dato vita a un’iniziativa di produzione di verdure biodinamiche (denominata Anino Povrće), proprio a Kastav. Offre anche vari programmi formativi relativi alla coltivazione di cibi biologici. Le tematiche e le programmazioni degli eventi sono disponibili sul suo sito web.

La preparazione creativa degli ingredienti tipici, abbinata ai vini di Kastav, è il segno distintivo del ristorante Kukuriku, noto anche fuori dai confini croati. Oštarija Fortica e Bistro Loža sono altri due locali amati particolarmente per le interpretazioni fornite ai sapori tipici del territorio.

I piatti di carne sono la caratteristica del ristorante Bonaca e di Villa Mira: entrambi utilizzano anche la tecnica di cottura sotto le ceneri roventi. Zlatno Krilo, infine, è un locale specializzato in pollame e altri piatti di carne.

Per ulteriori informazioni sugli eventi a Kastav, potete consultare il sito web dell’ente turistico.

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Lista di ingredienti locali e specialità

Specialità di pesce

Scampi del Quarnaro: Serviti con sugo alla busara, grigliati o all’interno di risotti e pastasciutte.

Conchiglie: Cozze, vongole e fasolari vengono preparati alla busara o inseriti in risotti e pastasciutte; le ostriche sono servite con il ghiaccio; e le capesante sono al gratin.

Cefalopodi: Calamari, seppie e polpi. I calamari adriatici sono fritti o grigliati, mentre il calamaro tipico di Kostrena è stufato; le seppie sono famose soprattutto il di “risotto al nero”, mentre i polpi vengono inseriti in insalate, grigliati o cotti con patate e verdure sotto le ceneri roventi.

Pesce

Mangianza, sardine e alici: salate, marinate, grigliate o fritte.

Sgombro e pesce azzurro: affumicato o essiccato, grigliato o inserito in insalate, pastasciutte e bruschette.

Nasello: Bollito o fritto. Verdesca: Preparata nel brodetto (brudet) o grigliata. Razza: Bollita o fritta. Scorfano: Al forno con patate, usato in zuppe e brodetti. Tonno: Tartare e carpaccio di tonno, tonno sott’olio, tonno affumicato e trancio alla griglia.

 

Specialità di carne

Agnello: Arrosto sullo spiedo, al forno, bollito o come stufato.

Selvaggina: Preparata come stufato.

Maiale allo spiedo: Maialino da latte allo spiedo o cotto nel forno con le patate. Maiale: Filetto di maiale con varie preparazioni; salsicce fresche o stagionate, prosciutto e pancetta.

Manzo: Goulash, bistecche con sughi o filetto in salsa di tartufi. 

Mix di manzo e maiale: Usato per farcire peperoni, zucchine e involtini di verza (sarme); inserito in lasagne, ragù, hamburger e ćevapi.

La carne essiccata è un ingrediente essenziale della jota e della pastasciutta, nonché di piatti a base di fagioli e di stufati (maneštre) con legumi e verdure. Le salsicce stagionate, il prosciutto e la pancetta affumicata sono sempre presenti nei grandi antipasti.

Le maneštre sono zuppe sostanziose contenenti legumi, verdure e carne essiccata (salsiccia, maiale, prosciutto o pancetta).

 

Formaggi

Formaggio Grobnik: Servito come antipasto, oppure grigliato e abbinato a polenta o patate. Accompagnato da kompirica, ovvero un mix di patate e farina di mais.

Ricotta fresca di pecora o vaccina (skuta). Spesso abbinata alle code di scampo nei ristoranti.

 

Piante

Erbe: Prezzemolo, alloro, rosmarino, salvia, origano, maggiorana, timo, aglio e capperi.

Insalate: Fatte con radicchio, valeriana, fagioli, pomodori, asparagi o fagiolini.

Asparagi selvatici: Serviti con insalate, uova al tegamino, dentro a zuppe e sughi, o come ripieno per la pasta fresca.

Aglio orsino: Usato come condimento tipicamente primaverile.

Germogli di aglio (paske): Inseriti nelle insalate.

Fagiolini: Serviti nelle insalate con l’aglio o in forma di stufato.

Zucchine: Ripiene o impanate.

Melanzane: Grigliate o marinate.

Funghi: Cotti con uova, grigliati, stufati o usati nei sughi.

Castagne: Arrostite o usate nei dessert come la purea di castagne e per farcire il pollame.

Teste di cavolo sott’aceto: Usate per le sarme (involtini di verza). I crauti o la rapa sott’aceto appaiono anche nella jota e altre pietanze. 

 

Risotti

Con frutti di mare, scampi, calamari, nero di seppia; risotti ai funghi; riži-biži (riso ai piselli), spesso servito come accompagnamento alla carne.  

 

Pasta

Formati locali come šurlice, fuži, tagliatelle larghe e ravioli. Servita con frutti di mare, carne o verdure. I formati più piccoli vengono aggiunti agli stufati.

 

Gnocchi e pasta ripiena

Serviti con stufati, gratinati con formaggio o farciti con prugne. 

 

Prodotti da forno

Pane al mais, pane cotto sotto la peka e Bakarski baškoti (pane secco a forma di anello).

 

Olio

l’olio di oliva è usato per condire piatti di mare e insalate a base di verdura fresca.

 

Fritule

Frittelle tradizionali spesso contenenti uvetta.

 

Rigojanči

Torta storica che prevede un pandispagna al cacao farcito con cioccolato.

 

Presnac di Viškovo

Impasto farcito con un mix di riso e pane vecchio, burro, uvetta, noci, zucchero, cioccolato e spezie varie.

 

Torta di Buccari

Dessert che prevede strati alternati di pandispagna chiaro e scuro e crema alle noci nel mezzo. I cittadini di Buccari consumavano questa torta nei giorni di festa; oggi, potete comprarla nella panetteria Vrbnik.

 

Kroštule

Pezzi di impasto fritti, preparati solitamente nel periodo di carnevale.

 

Fichi secchi

Serviti come smokvenjak (torta di fichi).

 

Bevande

Vini locali derivanti da varietà native come belica e žlahtina.

Vino frizzante Bakarska vodica.

Liquori: Fatti con corniolo (drenjule), vischio (biska) e miele (medica).

Rakija (grappa): Aromatizzata con erbe. 

Birre artigianali: Prodotte in birrerie di Fiume.

Latte d’asina di Šmrika.

Calendario preliminare di eventi gastronomici ed enologici a Fiume e nell’Anello fiumano, insieme agli ingredienti stagionali

Primavera

Ingredienti di stagione: Agnello, ricotta di pecora (skuta), asparagi selvatici, aglio orsino, mišance (erbe selvatiche edibili), finocchio di mare (motar), germogli di aglio (paske), piselli, fagiolini, fave, frutti di bosco, albicocche.

Eventi:

Marzo/aprile

Durante il periodo pasquale, ci sono vari eventi in programma relativi all’enogastronomia.

A Kostrena, durante la Pasqua di Kostrena, viene preparata una gigantesca frittata (fritaja) di asparagi selvatici durante la Domenica delle Palme (marzo o aprile), con assaggi gratuiti.

A Fiume, i residenti ricevono sardine grigliate e viene preparata una grande frittata di beneficenza nel periodo antecedente alla Pasqua. A marzo si svolge il più grande festival enologico di Fiume, il WineRi.

Il giorno di Pasquetta, si tiene la Pasqua dei Frankopan al Castello di Grobnik: i visitatori possono vedere il šišer (pane intrecciato) più grande della storia del paese. 

Nella seconda domenica di Pasqua, Kastav ospita il Ritrovo dei vignaioli di Kastav, organizzato dall’associazione Belica, che attira numerosi addetti.

Maggio

Il primo maggio viene celebrato con lo stufato di fagioli preparato per gli avventori; molti festeggiano la giornata preparando un barbecue.

La prima domenica di maggio, a Viškovo, si tiene la Majevica, una festa dedicata alla primavera, con giochi tradizionali, artigianato, cucina ed eventi di carattere culturale e storico.

 

Estate

Ingredienti di stagione: Varietà di uva locali, prugne, fichi, pomodori, zucchine, peperoni, melanzane.

Eventi:

Giugno

Il Festival di polenta e formaggio, che si tiene l’ultimo sabato di giugno, è organizzato dagli enti turistici di Čavle e Jelenje. Negli anni pari si tiene a Dražice, in quelli dispari a Čavle. Viene preparata una polenta in un calderone da oltre 700 litri e servita con il formaggio Grobnik.

Luglio

Buccari ospita l’estate di Margareta, che include il festival del brodetto.

A Kraljevica, l’evento Estate a Kraljevica include la tipica Dagnjada, ovvero il Festival delle cozze. Squadre di Kraljevica e cittadine vicine si sfidano nella preparazione di varie pietanze.

Agosto

A Kraljevica, l’evento Tira, tira simula di tradizionale pesca al tonno.

L’ente turistico di Jelenje organizza, in memoria delle lattaie, l’evento “Il faro ha dato il segnale” che prevede la camminata Mlikaričin Put: si tratta di una passeggiata tematica con proposta gastronomica tradizionale.

Alla fine di agosto, Čavle festeggia la BARTOJA, che include una gara per il miglior Bartojski Kotlić.

Settembre

A metà settembre, Fiume ospita il Malik Fest, un festival dedicato a miti e leggende di Istria e Quarnaro. Durante il festival, potete assaggiare specialità preparate secondo le ricette dei tempi dei Frankopan. 

 

Autunno

Ingredienti di stagione: Castagne (maruni), cachi (kaki), melograni, funghi selvatici (porcini e mazze di tamburo), selvaggina.

Eventi:

Ottobre

La prima domenica di ottobre, si tiene la domenica bianca di Kastav: è una celebrazione del vino nuovo, che indica l’inizio dell’autunno, e una rassegna di artigianato locale.    In questo periodo, ha luogo anche il Kvarner Wine Festival CrekVINA.

 

Novembre/dicembre:

Alla fine di novembre, vengono allestite decorazioni e mercatini a Fiume e nelle zone limitrofe per celebrare le festività imminenti e la fine dell’anno.

 

Inverno

Ingredienti di stagione: cavolo, bieta, broccoli, carciofi, fichi secchi, crauti, rape sott’aceto e carne secca.

Eventi:

Il mercatino di Natale e Capodanno a dicembre

Crea un’atmosfera magica in tutta la regione. I cittadini si riuniscono all’aperto per socializzare, bere vin brulè e mangiare fritule, nonché per fare acquisti ai numerosi banchetti installati presso i mercatini natalizi e di Capodanno.  A Fiume, prima di Natale viene preparato un pentolone di stufato di merluzzo (bakalar na gulaš); vengono anche grigliate un sacco di sardine. Gli assaggi sono gratuiti.

Gennaio/febbraio

All’inizio di gennaio, nel comune di Čavle, il centro dell’arte della macellazione, si tiene l’evento Kobasica Open. Le persone portano le proprie salsicce affinché vengano giudicate e vengono conferiti dei premi alle migliori versioni grigliate e bollite.

Tra l’Epifania e la Quaresima, tutto il Quarnaro si immerge nello spirito carnevalesco.

La città di Fiume, con il suo programma di eventi e la parata di maschere internazionale, si è guadagnata un posto di primo piano tra le città “più carnevalesche” del mondo. Una delle danze si tiene nel mercato ittico cittadino (Ribarnica); nelle piazze, invece, i cittadini preparano grandi dosi di maneštra per concittadini e avventori.

In tutta la regione, i gruppi mascherati fanno visita ai propri vicini di casa, che li accolgono con uova, fichi secchi e sorrisi.

Ogni anno, la domenica di carnevale, il lunedì di carnevale e il martedì di carnevale, gli Halubajski Zvončari di Viškovo partono da Marčelji per una processione attraverso i villaggi di Halubje e Kastavština, seguendo un antico tragitto. Salutano l’inverno e accolgono la primavera.

Analogamente, anche i Grobnik dondolaši visitano l’area, salutando simbolicamente l’inverno e accogliendo la primavera. Le famiglie li accolgono con fritule e kroštule.